Teatro Ristori – Gomalan Brass Quintet

Il palcoscenico del Ristori ha presentato interpreti come Totò, Fregoli, Petrolini, Macario, Wanda Osiris, Cesco Baseggio, Memo Benassi, Annibale Ninchi, Paola Borboni, Gino Cervi, Carlo Dapporto, Renato Rascel, Ugo Tognazzi, Walter Chiari, Dario Fo, fino a Paolo Rossi e Roberto Benigni; e, nella musica, da Pietro Mascagni, Beniamino Gigli, Toti Dal Monte, a Domenico Modugno, Paolo Conte, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Chick Corea, Vasco Rossi.

Il Teatro, aperto nel 1837, prende nel 1856 l’attuale nome in onore di Adelaide Ristori, la maggiore attrice italiana dell’Ottocento, che qui ottenne entusiastico consenso. Diventa grande Teatro cittadino, innervato nello sviluppo culturale e sociale di Verona, presentando, nel secolo e mezzo successivo, spettacoli di tutti i generi, dalla grande prosa all’opera, dai veglioni alle marionette, dalla prima proiezione cinematografica a Verona all’avanspettacolo, al varietà.

Chiuso nel 1983 perché non rispondente alla normativa, il Ristori è stato acquistato da Fondazione Cariverona nel 2001 allo scopo di restituirlo alla comunità. La Soprintendenza per i Beni Architettonici di Verona lo ha ritenuto meritevole di tutela, alto esempio di architettura teatrale di impianto ottocentesco.

www.teatroristori.org

Il Gomalan Brass Quintet è un gruppo d’ottoni eclettico ed estremamente dinamico, costituito da cinque raffinati musicisti, prime parti in importanti orchestre italiane: Marco Braito (tromba), Marco Pierobon (tromba), Nilo Caracristi (corno), Gianluca Scipioni (trombone), Stefano Ammannati (tuba). Grazie all’avvincente sinergia tra abilità esecutiva e coinvolgimento teatrale, cifra distintiva del quintetto, il Gomalan Brass si destreggia con disinvoltura all’interno di un repertorio vastissimo, che spazia dal rinascimento al melodramma e alla musica contemporanea, senza disdegnare incursioni nel repertorio della musica per film. Lo spettacolo proposto e continuamente rinnovato, e per la riconosciuta qualità musicale e per la particolare verve istrionica dei componenti del quintetto, da dieci anni conquista pubblica e critica di tutto il mondo.

www.gomalanbrass.com

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The stage of the Ristori presented performers such as Toto, Fregoli, Petrolini, Macario, Wanda Osiris, Cesco Baseggio, Memo Benassi, Hannibal Ninchi, Paola Borboni, Gino Cervi, Charles Dapporto, Renato Rascel, Ugo Tognazzi, Walter Chiari, Dario Fo, up Paolo Rossi and Roberto Benigni; and, in the music, by Pietro Mascagni, Beniamino Gigli, Toti Dal Monte, to Domenico Modugno, Paolo Conte, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Chick Corea, Vasco Rossi.

The theater, opened in 1837, takes its current name in 1856 in honor of Adelaide Ristori, the greatest nineteenth-century Italian actress, who won here enthusiastic approval. City Theatre becomes large, innervated in the cultural and social development of Verona, presenting, in the next century and a half, shows of all kinds, from the great prose work, by veglioni to puppets, from the first film screening in Verona all’avanspettacolo, the variety.

Closed in 1983 because it does not comply with the regulations, the Ristori was purchased by Cariverona Foundation in 2001 in order to return it to the community. The Superintendence for Architectural Heritage of Verona has deemed worthy of protection, highest example of nineteenth-century theater architecture system.

www.teatroristori.org

The Gomalan Brass Quintet is a group of brass eclectic and extremely dynamic, consisting of five fine musicians, the first parts in major Italian orchestras: Marco Braito (trumpet), Marco Pierobon (trumpet), Nile Caracristi (horn), Gianluca Scipioni (trombone ), Stefano Ammannati (tuba). Thanks to a gripping synergy between the executive skills and theatrical involvement, distinctive figure of the quintet, the Gomalan Brass juggles freely in a vast repertoire, ranging from the Renaissance to opera and contemporary music, without disdaining incursions in the repertoire of music for films. The proposed show and continually renewed, and the recognized quality of music and the particular histrionic verve of the quintet members, ten years public conquest and critics around the world.